Avvicinarsi alla Fede toccando con mano la parola di Dio, ma anche divertendosi, è possibile. E a dimostrarlo per il quindicesimo anno consecutivo è stata la rassegna “Musica e testimonianze” promossa a Poggiomarino dall’associazione “Amici del Presepe”.
Anche stavolta, infatti, la kermesse è stata un successone, grazie agli ospiti di caratura nazionale che sono intervenuti nella “due giorni” dell’ultimo weekend di maggio in piazza De Marinis. Madrina della prima serata è stata Antonietta Di Martino, campionessa europea, vicecampionessa mondiale e detentrice del record italiano di salto in alto. Nel racconto dell’atleta cavese, infatti, è emersa particolarmente la devozione alla Madonna. «Sei anni fa, dopo un intervento al piede rischiavo di non saltare più – spiega – poi ce l’ho fatta e da allora sono cominciati i successi in pedana. Ora vado una volta l’anno in pellegrinaggio a Lourdes».
Una serata che ha visto inoltre l’intervento del giornalista Peppe Iannicelli, testimone della fede in un settore complicato e perennemente in crisi. E inoltre Ciro Capano, showman ed attore che si è esibito in alcuni classici della canzone napoletana, ed il cantautore di canti religiosi, Tonino Del Sorbo. Succulenta anche la seconda giornata della manifestazione poggiomarinese con don Luigi Merola, parroco napoletano anticamorra che ha fatto la parte del leone. Nel suo intervento l’omicidio dell’innocente Annalisa Durante, la lotta contro lo spaccio a Forcella e l’impegno con l’associazione “’A voce de’ criature” che ha la propria sede in uno dei beni confiscati ai clan: «Il nostro obiettivo – dice – è di togliere i giovani dalle strade affinché possano sfuggire alle sirene della malavita».
Un’intenzione che don Merola continua a portare avanti nonostante la scorta con cui è costretto a muoversi dopo essersi esposto con forza contro il crimine organizzato del ventre partenopeo. Omaggio per il sacerdote anticlan una coreografia di “Napul’è” della maestra Antonietta Conza. Spazio anche per Raffaele Mansi, il diacono padre di Francesca rimasta uccisa nell’alluvione di Atrani di due anni fa: «Una tragedia – ammette – ma attraverso Cristo sono riuscito a superare uno scoglio che pareva insormontabile». E poi lo show del trio canoro “Napolincanto” oltre alle esibizioni dell’Adap (associazione diversamente abili di Poggiomarino) che hanno danzato sulla coreografie di Gabriele Cretoso.
Insomma, due giorni di festa ma con lo sguardo rivolto costantemente al Signore così come voluto dal disegno degli “Amici del presepe”, del parroco don Aldo D’Andria e della presentatrice Maria Grazia Bonagura. Un’occasione, quella di “Musica e testimonianze”, che è stata anche utile al fiorista locale, Giovanni Carfora, per sperimentare nuove composizioni da presentare ai campionati europei di Lecce in cui rappresenterà l’Italia. Infine spazio anche per “Insieme” con una torta per festeggiare il centesimo abbonamento ottenuto a Poggiomarino dalla nostra rivista diocesana.