Il pensiero di un creativo verte nel materializzare le idee in cui crede, quali legate al principio del fare arte, quali legate al fare pensiero e tante altre legate ai mondi più spiccioli, quelli di tutti, quelli quotidiani.

Allo specchio si ritorna sempre! Passeggio con un amico, gli cadono dalla tasca 20 euro. Faccio finta di niente e loscamente mi affretto ad intascarle. Se fosse davvero così mi specchierei come uno sciacallo.

Oggi eravamo in quattro allo stesso punto per lo stesso scopo, distrattamente mi è scivolata sul pavimento una biro e quando l’ho cercata non c’era più; molte le ipotesi di smarrimento, ma più quelle di un diplomatico furto!

E’ notte, sono al tavolo di un bar, vedo un ragazzo chiedere al banco; con metà avambraccio stringe il portafogli e con solo due dita dell’unica sua mano porta via le bottiglie.

Aver perduto una biro lascia il parlare, non aver gli arti per utilizzarla dice!

È una ninfa che corre, quel lume che si accende,

quel gesto che colma, l’adrenalina che innalza la sensibilità,

tocca l’esperienza, la storia.

E’ una ninfa che corre, l’arte nella storia.

Michele Letizia nato nel casertano, cresciuto nel napoletano e migrato dove riesce a lavorare.

Nasce a Maddaloni (Caserta), il 06-01-1976, all’età di 7 anni va a vivere, con la famiglia, a San Gennaro Vesuviano, un paese alle falde del Vesuvio che ha contribuito alla sua crescita adolescenziale. Allora si avvicina alla fotografia rimanendo affascinato dai percorsi colorati di vita, da scoprire, e di praticità da praticare che tuttora lo tengono legato: una passione scoperta e mai lasciata.

Diplomato in grafica pubblicitaria all’Istituto Statale d’Arte di San Gennaro Vesuviano, dove consegue anche un master di operatore della comunicazione visiva dei beni culturali e ambientali. Laureato in scenografia all’Accademia delle Belle Arti di Napoli contemporaneamente fa pratica presso il laboratorio di scenografia Scenari di Napoli dal 1994 al 1999 venendo a contatto con molti teatri di Napoli e provincia. Dopo le prime esperienze teatrali Sangennaresi, nel 1999 partecipa in qualità di allestitore ed anche come artista alla collettiva Rassegna di Arte e Critica contemporanea Millennium al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa a Napoli.

Nello stesso anno realizza decori e tele per la Collezione Doria, in Villa Doria d’Angri a Capodimonte – Napoli. Nel 1999 nella caserma exborbonica di Casagiove (Caserta) presenta alla mostra “gia’ fatto” una installazione, realizzata con materiale del luogo, in omaggio a F. O. Gehry.

Sempre nel 1999 supera la selezione tra gli allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli per partecipare alla collettiva d’arte 1999 delle Accademie delle Belle Arti d’Italia che si tiene a Faenza.

Nel 2000 disegna e allestisce la scena per lo spettacolo “Cosa pensa la benzina quando esce dalla pompa” di Luca Saccoia, presso il Teatro Leopardi di Napoli.

Nel 2000 lavora come scenografo per il cortometraggio “A le guerre a le guerre” di Pino Ecuba in concorso al festival del Cinema di Venezia 2000.

Nel 2000 lavora come scenografo per il filmato video “Edoardo e il re ” per il concerto di Edoardo Bennato al Leuciana Festival 2000. Poi lavora come fotografo di scena per lo spettacolo “Edipo nel bosco” di Renato Carpentieri al parco nazionale di Gallipoli-Cognato di Castelmezzano – PZ. Sempre in quell’anno realizza scene per lo spettacolo ” Salome’ do’ luna park ” di

Vittorio Lucariello – al Teatro Nuovo di Napoli. Nello stesso anno lavora come scenografo assistente per la progettazione e la realizzazione della mostra ” Le città’ sostenibili delle bambine e dei bambini”, presso l’Ospedale degli Innocenti di Firenze organizzata dal Ministero dell’Ambiente e dalla Union Graphics di Napoli.

Infine firma la regia per lo spettacolo “Notturno in frac ” realizzato presso l’ ospedale civile di Nola –(Na).

Nel 2001 lavora alle fotografie per la cover del cd “Metrò“ dei Solis String Quartet. Poi lavora come scenografo e allestitore per la prima e seconda edizione della rassegna musicale “Movimenti in liberta’.

Da sempre ha avuto l’attrazione per l’usato/consumato, il già fatto, e si è sempre più immerso nel ricercare la forma componendo con pezzi riciclati. Nel 2001 firma una personale di pittura “Pitture da tavola “ Luca’s american bar a Portici (NA). Nel 2002/2003 lavora alla direzione artistica del I concorso nazionale di design di lampade d’arredo “Una lampada per Corrado “ a Somma Vesuviana (NA).

Nel 2003 lavora a una installazione “Lab3000” alla manifestazione Scientifica “ Futuroremoto”- Fondazione Idis “Città della Scienza” Bagnoli- (NA).

Nel 2004 allestisce il set per un videoclip “Cattedrali di fumo“ della band i pennelli di Vermeer.

Nel 2005 partecipa come artista fotografo alla biennale dei giovani artisti del mediterraneo alla Rassegna internazionale di arte contemporanea a Castel S. Elmo (NA).

Nel 2006 firma una personale di fotografia allo Zerocinqueabsolutcafè a Milano, e ancora una personale di fotografia sulla figura dell’ attore “Al heineken green garden” Mergellina Napoli.

Nel 2007 firma una personale di sculture “Mediani, a tavola e per aria“ allo zerocinqueabsolutcafè di Milano. Sempre nello stesso anno realizza una scultura in pezzi riciclati di acciaio, “ Coky“, che raffigura un coccodrillo in metallo lungo 8 metri.

Nel 2008 realizza i dipinti rappresentanti la Via Crucis, allestiti nel tempio di Maria Santissima Madre della chiesa di Madoro, frazione di Patti (Messina). Nel 2010 realizza e allestisce una personale di pitture, fotografie e sculture “Non sparate su Hulk“ alla galleria quadrupede di Roma. Nel 2011 realizza un pittorico stand (16 x 10 mt) per la Host, salone alberghiero alla nuova fiera di Milano.

Nel 2012 continua la sua ricerca per la forma dall’informale, realizza “ La Corsa “, scultura in pezzi di acciaio e non, riciclati.

Ha lavorato come tecnico di palcoscenico presso il teatro San Carlo di Napoli, la fondazione arena di Verona. Attualmente lavora come RLS e tecnico di palcoscenico presso il teatro Alla Scala di Milano.

*L’artista, il pubblico.

(perché la citazione Picasso)

…quale delle tante non è dell’autore?

concretizzare un’immagine e come denunciare il non visibile.

Un autoritratto può avere la stessa forza di un paesaggio, foto di gruppo o immagine di fantascienza che a distanza scopri come se da sempre fosse tua.

Le immagini perché tali sono di tutti o per meglio dire i nostri sguardi appartengono ad esse. La donna che piace ha in comune con quella amata, che si ama o da amare, il segreto che solo tu sai e che solo tu sei!

Adesso puoi adottare anche un’immagine non tua, non ideata da te, la ospiti, la curi, la esponi come tua, è l’anima che te lo fa fare, quella del suo ideatore, ricoverato in un angolo del mondo e magari anche cieco.