Una trasformazione della mentalità di recuperare alla politica la dimensione dell’etica, un ricondurre il fare politica alla dimensione della persona da cui essa deriva.Una politica lontana dagli affari: è questa la dicotomia forte e chiara che Giuseppe Auriemma, candidato sindaco sostenuto dal Partito Democratico, Centro Democratico e Somma Attiva, pone come “leitmotiv” del suo “viaggio”.

“Quel viaggio, quella speranza che Somma sogna da tempo”, ribadisce il candidato nel discorso di domenica sera in piazza a Somma Vesuviana: occasione in cui evidenzia la necessità di lavorare per il progetto di “Bene Comune”, lontano dal circuito benessere-consenso che è da annichilire. Lo stesso circuito che in tutti questi anni non ha promosso il valore della persona, perchè “quello che figura nei programmi è soltanto un punto di partenza da tener presente ogni giorno, che da tempo avrebbe dovuto essere rispettato,  ma non è sufficiente”.

Basta campagne elettorali da pifferaio magico, insomma: quelle da “un giorno una promessa, un giorno un’inaugurazione”. Basta promesse di opere faraoniche: è necessario cominciare a rendere la città un unicum, senza distinzione tra centro e periferie.

E non in ultimo, basta “rappresentanze dirette di interessi parziali, che sviliscono la politica, la rendono simile alla delega di natura privata che ciascuno può fare all’amico per ritirare un pacco regalo”.

Perchè, ribadisce Auriemma, “coniugare politica e moralità significa frenare la decadenza del potere in semplice potenza.