Il sottoscritto Dott. Aniello De Lorenzo, Presidente del Consiglio Comunale del Comune di San Giuseppe Vesuviano, minacciato e ingiuriato ripetutamente dal Dott. Antonio Agostino Ambrosio, Consigliere Comunale del Comune di San Giuseppe Vesuviano, con la presente comunica alla Stampa di aver querelato il suddetto Consigliere, per i reati di ingiurie, minacce e per qualsiasi altra ipotesi di reato che l’Autorità giudiziaria riterrà opportuno configurare nei fatti che si espongono appresso:
in data 14.05.2013, in mattinata, lo scrivente, nella sua qualità di Presidente del Consiglio Comunale si trovava negli uffici dell’Ente comunale. Dopo alcune decine di minuti, il sottoscritto si recava presso l’ufficio Urbanistica, ove era presente anche il Consigliere Antonio Agostino Ambrosio, e chiedeva al responsabile, ing. Rega, un appuntamento al fine di discutere su alcune vicende di natura amministrativa.
Dopo oltre venti minuti lo scrivente si recava nuovamente dall’Ing. Rega e notava che il Consigliere Ambrosio era ancora lì presente.
A questo punto il sottoscritto,avendo ricevuto continue e costanti lamentele da parte di tutti i Consigliere comunali di maggioranza e, altresì, da parte di altri Consiglieri di minoranza e dell’intera Giunta Comunale, in ordine all’invadente e costante presenza del consigliere Ambrosio negli uffici, tendente strumentalmente ad intralciare il regolare svolgimento del lavoro dei pubblici uffici, chiedeva all’Ing. Rega se fosse stato opportuno dedicare tanto tempo ad un Consigliere comunale, atteso che il consigliere Ambrosio sostava nella sua stanza da diverse decine di minuti.
Al che il consigliere Antonio Agostino Ambrosio, dinanzi all’Ing. Rega, con tono provocatorio e minaccioso nonché inurbano, ad alta voce, urlando, profferiva le seguenti parole, in forma dialettale e adirata, nei confronti di chi scrive “Ma tu chi ti credi di essere, tu non sei nessuno,vedi di andartene subito da qua e vattene a dormire”.
A questo punto, lo scrivente chiedeva al Consigliere in parola di rivolgersi con il lei ed in modo urbano ma lo stesso, avvicinandosi in modo minaccioso, costringeva il sottoscritto, impaurito, ad allontanarsi dall’ufficio e ad inoltrarsi nel corridoio.
Il consigliere Antonio Agostino Ambrosio, inseguendo chi scrive, continuava nel suo atteggiamento minaccioso urlando e rivolgeva al sottoscritto, le seguenti parole “tu non sei nessuno”, tu non comandi niente come te lo devo dire?”.
Alla presenza di diversi testimoni, lo scrivente, con calma, profferiva le seguenti parole: “E’ vero che non comando niente ma neanche lei comanda niente perché lei è il passato, appartiene ad un mondo che per fortuna non tornerà più. Io non sono mai andato in galera per aver preso le tangenti.”
Il consigliere Ambrosio, con tono ancora più minaccioso, aggiungeva con espressioni dialettali: “io ti mando in galera poi vedrai se ti mando in galera , strunz vatte’ cocc e adduormt aché ait sagliut ca’ncopp parit i padrun”.
Il sottoscritto, con calma, rispondeva: “io in galera non ci andrò mai, io le tangenti non le ho mai prese, non le prendo e mai le prenderò”.
A questo punto il consigliere Ambrosio aggiungeva “tu vaneggi, stai vaneggiando”.
Lo scrivente, preannunciando all’ Ambrosio un azione in sede penale a tutela della propria immagine, si allontanava, anche per non consentire al Consigliere di cui sopra di continuare nell’atteggiamento da questi tenuto, del tutto offensivo nei confronti di chi scrive.
Per queste ragioni, lo scrivente ha querelato il Consigliere Antonio Agostino Ambrosio preannunciando, sin da ora, la volontà di costituirsi parte civile nell’istaurando procedimento penale ed ha richiesto, altresì, ai sensi dell’art. 408 c.p.p., II° comma, di essere avvisato nella quanto mai improbabile ipotesi di archiviazione del presente procedimento.

*Presidente del Consiglio Comunale del Comune di San Giuseppe Vesuviano