Partita a dir poco pirotecnica quella di scena al San Paolo, che supera ancora una volta quota 50.000 spettatori, a dimostrazione che il pubblico di Napoli è sempre l’arma in più.
Mazzarri opta per la formazione che ha fatto bene nelle ultime gare, ad eccezione di Rosati e Gamberini, che hanno preso il posto dei due squalificati De Sanctis e Campagnaro. Gli azzurri partono subito forte. Trame veloci, scambi stretti e ripartenze velenose lasciano presagire 90 minuti di piacere per i sostenitori partenopei.
Pandev fa tremare subito il Cagliari. Dopo soli 4 minuti, infatti, scambia bene con Hamsik e calcia di poco alto. La scelta del duo Pulga-Lopez di schierare tre punte appare un po’ azzardata; Ibarbo e Thiago Ribeiro non aiutano molto in fase difensiva, concedendo la superiorità al Napoli sulle fasce. Gli episodi, però, sorridono alla squadra sarda. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, un rinvio maldestro di Cavani, fa arrivare la palla nei piedi di Ibarbo che con un missile trafigge Rosati.
Proprio quello che ci voleva per i rossoblu, un vantaggio iniziale che avrebbe consentito di poter sfruttare il contropiede con lo stesso colombiano, che per tutto il primo tempo dà qualche grattacapo alla difesa di casa. Per quanto riguarda la fase offensiva il Napoli è abbastanza sfortunato.
Cavani, in almeno tre occasioni, fallisce il goal del pareggio, ma è un Napoli in palla. Questo lo dimostra soprattutto nella seconda frazione di gioco. Al 48′ gli azzurri trovano già il goal del pareggio: schema su punizione, tiro di Hamsik che trova la deviazione di Astori e beffa Agazzi. 1-1. Il Napoli è una furia, e con l’ingresso di Armero la spinta si fa ancora più dilagante. Cavani va ancora vicino al goal, dopo una bella azione con Pandev, decisamente in giornata.
Poco dopo il Matador trova (finalmente) il goal. Azione confusa, palla che arriva a Cannavaro, sinistro fulminante, miracolo di Agazzi e zampata dell’uruguaiano, che sradica addirittura la palla dai piedi di Maggio. Il goal del vantaggio fa esplodere il San Paolo, che ancora non sa, però, quanto dovrà soffrire. Sì perché il Napoli, si sa, non è una squadra per cuori deboli. Sette minuti dopo il 2-1 di Cavani, infatti, il Cagliari perviene al pareggio, con Sau che, appena entrato, segna un goal di rara bellezza.
Mazzarri non ci sta e butta dentro tutte le punte a dispozione. Hamsik, Pandev, Insigne, Cavani e Calaiò guidano l’assalto finale, ma la porta sembra davvero stregata. Soprattutto quando Cavani, su un bel cross di Armero, calcia a botta sicura, supera Agazzi, ma il pallone viene stoppato sulla linea da Astori.
Poi, quando tutto sembra finito, ecco la zampata del predestinato. All’ultimo minuto di recupero Insigne si prende la responsabilità di calciare da fuori, con la solita mattonella che colpisce anche il Cagliari e regala 3 punti fondamentali al Napoli per il secondo posto. Grande soddisfazione per il giovane napoletano, un po’ in ombra nelle ultime apparizioni.La partita, non può che finire qui. Il secondo posto (per ora) è al sicuro.