La tavola rotonda sull’accoglienza degli immigrati tenutasi nel centro sociale di Piazza IV Novembre, ha fornito, oltre ad alcuni dati relativi al numero di presenze dei cittadini stranieri nel paese, anche ulteriori spunti e sviluppi sul tema: a maggio ci sarà un evento in piazza e la riqualificazione dell’ex mattatoio comunale che sarà trasformato in luogo di accoglienza per esperienze di integrazione.
Soddisfatta la dott. Paola Maria Maione: “Abbiamo realizzato, con modica spesa, un incontro fondamentale per conoscere prima di tutto alcuni aspetti dell’immigrazione. Siamo appena al primo step, una tappa importante per sviluppare un programma a breve e lungo termine da calare sul territorio con il concorso e la collaborazione di tutti”.
Mentre il dott. Raffaele Cerciello, vice direttore della Caritas diocesana di Nola ha affermato: “Non basta il pacco delle parrocchie, né aiutano le tante forme di assistenza non organizzata, che ha visto fallire gli obiettivi della legge 328. Occorre coordinare ed mettere a sistema tutto quanto viene fatto e c’è da fare per realizzare l’integrazione degli immigrati”.
All’incontro, oltre ai sopracitati, erano presenti anche i consoli di Polonia e Ucraina, il dott. Luigi De Simone, l’ass. Ciro Castaldo il francescano Agnello Stoia ed il sindaco Carmine Esposito che ha ribadito: “Vengo da vari convegni e incontri molto interessanti che si sono tenuti in città e sono persuaso che c’è bisogno dell’impegno di ciascuno per cambiare la società. Partendo da se stessi, poi coinvolgendo la famiglia e la comunità, possiamo far passare i valori. Il bene comune, l’interesse del Paese, il futuro dei giovani,  la politica come servizio, l’etica della responsabilità, sono diventati termini e parole vuoti. A noi resta il compito ed il dovere di impegnarci per la nostra Comunità, per il nostro Paese, con la consapevolezza di dover contare sulle nostre energie, volontà e capacità; dobbiamo scommettere sulla necessità di fare e sentirci una Comunità mettendo da parte i pregiudizi e le inconcludenti polemiche ed ambizioni personali…in gioco è il destino delle nostre vite e soprattutto dei nostri giovani. L’accoglienza del diverso è un altro valore da riscoprire e noi cercheremo di fare in modo che l’ex mattatoio sia riqualificato non più esclusivamente per gli extracomunitari ma ne amplieremo la funzione e gli scopi”.