Il termine pittura proviene dal latino, pictura, sostantivo ricavato dal verbo dipingere. E’ la rappresentazione di forme, percepite sensorialmente o immaginate intellettualmente da chi le sente e che definiamo pittore. La pittura è l’arte che consiste nell’applicare dei pigmenti a un supporto sia questa carta, tela, ceramica o qualsiasi altro materiale. Il vocabolo pittura si ritrova già nei versi di Dante, quando il poeta fiorentino, alludendo alla fama di Cimabue che era oscurata da quella di Giotto. Nei paesi vesuviani, dopo l’icona del maestro Imblema, sta venendo fuori un talento naturale, un ragazzo spinto dalla necessità e dalla voglia di voler esprimere tutto se stesso in un modo completamento diverso: Emmanuele Stanziano, un giovane che non ha mai sentito il bisogno di adorare un idolo “ umano”.

A chi t’ispiri?

«Ero al MOMA di New York quando mi sono imbattuto per la prima volta nella singolare profondità dei colori di Mark Rothko. Dopo quell’esperienza così intensa, credo di essermi prima identificato e poi ispirato ad alcune sue riflessioni».

Che cosa rappresenti?
«Metto al mondo colori e forme che nascono dalla mia visualizzazione e sintetizzazione del presente e del passato. Presente che vivo con il mio particolare entusiasmo e la mia spiccata curiosità che si nutre di continuo viaggiare e di ogni forma di energia».

Spiega ai lettori la tua arte
«Cenere, frammenti di legno, spezie, terra, pigmenti… mi piace trasformare le tele in supporti dove invento, sperimento, gioco, creando materiche opere che si arricchiscono ogni volta di colori, elementi e pennellate che racchiudono le emozioni del mio sentire».

I tuoi obiettivi?
«Ho deciso di abbandonare l’Università di Scienze Politiche e di iscrivermi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, così da convogliare tutte le mie energie nel mondo dell’arte.
Il mio obiettivo più imminente è, dunque, quello di laurearmi con il massimo dei voti».

Dove hai esposto?
«Ho iniziato da subito a esporre i miei dipinti. Fondamentale per la mia crescita è stata la prima mostra organizzata il 21 marzo del 2010, giorno non a caso scelto per rappresentare la ”primavera della mia vita”. Ho continuato a esporre in diversi luoghi, anche i più impensabili come il Casale della Cervelletta di Roma. Ho partecipato e vinto al festival’Ottavianart’; ho esposto alla mostra internazionale ”Spoleto Festival Art 2011”, al Palazzo Venezia di Napoli e, grazie alla collaborazione con il famoso spettacolo ”Dignità Autonome di Prostituzione”, al Teatro Bellini di Napoli, al Teatro Eliseo e al Teatro Ambra Jovinelli di Roma. Sempre nella capitale: la mostra nel prestigioso Radisson Blu Es. Hotel e nella Galleria 900′ in Via Monserrato. Ho dipinto cinque tele ‘speziate’ per il’La Capria Suite Hotel” ad Alaçati (Turchia) e di recente ho curato la mia ”eco-personale” nel Dopolavoro delle Ferrovie di Latina».

Cosa ci riserva per il futuro il pittore Stanziano?

«Tra pochi giorni esporrò una tela per la mostra collettiva che avrà sede presso la Galleria del Giardino dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e che poi andrà in giro per l’Italia nelle sedi dell’Associazione ”Mani Tese” e infine alla Fiera Nazionale del Commercio Equo e Solidale. A fine aprile 2013 farò, invece, una lunga esposizione di alcuni dei miei ultimi lavori al Teatro Quirino di Roma».

Che cosa vorresti dire ai ragazzi della tua età?

«Di riuscire a entrare in contatto con se stessi. Capire chi siamo è il passo fondamentale per costruire, nel migliore dei modi possibile, il nostro domani».

E alla nostra Terzigno?
«Soltanto lo sviluppo della cultura può dare un futuro roseo a una terra così ricca di potenziale bellezza come la nostra.
Mi auguro, vivamente, che le giovani famiglie e la popolazione tutta possa nutrire un amore sincero per Terzigno».