Due giorni all’insegna della natura, per scoprire le ricchezze del Monte Somma, “la montagna incantata”. Si è svolta sabato e domenica 23 e 24 Marzo, la Giornata FAI di Primavera. La manifestazione organizzata dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, fondazione nazionale senza scopo di lucro, nata nel 1975 con l’obiettivo concreto di agire per la salvaguardia del patrimonio d’arte e natura italiano, quest’anno è giunta alla 21° edizione ed ha visto, in tutta l’Italia la partecipazione di circa 500.000 italiani in tutte le città per visitare i 700 luoghi aperti in tutta Italia. Un incontro tra il FAI e la gente che è stata l’occasione per tutti gli italiani di scoprirsi “tifosi” del proprio Paese e delle sue tante bellezze nascoste in tutte le regioni italiane: palazzi, chiese, castelli, parchi aree archeologiche, ville, borghi, i meravigliosi tesori in tutta Italia che sono stati visitati dal pubblico per l’occasione.
Tra gli itinerari locali, grande successo quello relativo al Monte Somma. Visite guidate a cura dei volontari Pro Loco Pollena Trocchia e Pro Loco Soma Vesuviana lungo il cammino delle acque del Monte Somma: con percorsi naturalistici tra paesaggio e cultura .
I partecipanti si sono dati appuntamento con i volontari delle Pro Loco locali alle ore 10 a Somma Vesuviana in Piazzetta San Domenico, per percorrere un itinerario naturalistico, tra paesaggio e cultura, alla volta delle opere di ingegneria idrauliche realizzate al tempo dei Borboni lungo il Monte Somma, tra i “rivoli consorziati” costruiti con pietra vesuviana passando per il Castello D’Alagno (FOTO:S. Ranieri) fino a Santa Maria a Castello.
Buona la partecipazione a Somma Vesuviana, con quasi 1200 visitatori in due giorni, così come ha confermato il responsabile della Pro Loco, Franco Mosca:
“Il Fai riesce a movimentare molte persone, motivandole. Ormai quando organizziamo questa manifestazione siamo certi della partecipazione della gente. Il problema riguarda l’organizzazione. Generalmente la Giornata Fai si tiene l’ultima settimana di Marzo, ma a causa delle festività pasquali abbiamo dovuto anticipare, pur trovandoci in concomitanza con la festività della Domenica delle Palme. Il nostro scopo è quello di intercettare i forestieri e avvicinarli alle nostre realtà locali, alla nostra cultura, coinvolgendo appassionati, studiosi e visitatori di altre zone, un tentativo di “sprovincializzare” i nostri luoghi, e per far questo approfittiamo della collaborazione del FAI che pubblicizza in maniera adeguata questi eventi favorendo le visite sui nostri territori. Il nostro compito è quello di fare delle scelte sul territorio, organizzare dei progetti e indicare i percorsi da seguire, preparandoli in anticipo. Anche quest’anno c’è stata una vasta partecipazione e un grande interesse, soprattutto da parte dei forestieri”
Nelle passate edizioni i visitatori hanno potuto ammirare gli scavi della Villa Augustea con tutti i suoi reperti, quest’anno, invece, il percorso ha fatto tappa al Castello D’Alagno, e a Santa Maria a Castello, con visite al “Museo Etnostorico delle genti Campane” e alla chiesetta di Santa Maria a Castello, grazie anche alla disponibilità di Don Franco Gallo, che ha aperto la chiesetta facendo da guida ai tanti visitatori.
Tra i temi di quest’anno quello del Monte Somma, definito “la montagna incantata”, un aspetto che ha legato insieme i territori di Somma Vesuviana con quelli di Sant’Anastasia, Pollena Trocchia e di recente anche Ottaviano. Già negli anni scorsi, infatti, era stato organizzato un itinerario che ha coinvolto i 4 territori, un connubio che si è rinnovato quest’anno ponendo in primo piano il tema della Montagna, come afferma Franco Mosca:
“Già negli anni passati abbiamo avviato un tentativo di legarci agli altri abitanti della zona cercando di portare avanti un obiettivo comune insieme agli altri paesi limitrofi. Inizialmente con Sant’Anastasia e Pollena Trocchia, e di recente anche con Ottaviano. Stiamo cercando di trascinare anche i Sindaci, allo scopo di fare turismo, favorire la promozione turistica dei nostri luoghi, lavorando insieme, legati anche dalle infrastrutture, strade, ferrovie, cultura e tipicità. Fare rete tra le realtà locali, verso un unico scopo. Per questo, partendo da un’iniziativa del FAI, denominata “I luoghi del cuore”, che coinvolge tutto il territorio nazionale, abbiamo individuato il Monte Somma come luogo del cuore, facendo partecipare la nostra montagna ad un censimento nazionale che ha visto il Monte somma classificarsi al 40° posto in Italia con circa 4000 voti. La gente risponde in maniera positiva a queste iniziative, e spesso sono anche occasione per raccogliere dei contributi per il FAI che favoriscono lo sviluppo dei territori. Tra i nostri obiettivi futuri, anche quello di recuperare un sentiero storico risalente al periodo borbonico, che rappresenta un’importante opera ingegneristica e che vorremmo riqualificare facendola conoscere ai nostri visitatori nei prossimi incontri che faremo.
Lo spirito delle nostre iniziative è quello di trascinare gente motivata, di far conoscere i nostri luoghi, la nostra cultura e le bellezze naturali, e con il FAI si è instaurato il giusto connubio per mantenere sempre vivo l’interesse e per valorizzare i nostri territori.”