In Prefettura, i sindaci del vesuviano erano stati ben chiari: la strada killer andava controllata, senza mezzi termini, per scongiurare altre morti. Ora la riunione tanto attesa cui hanno partecipato anche l’Anas e le Forze dell’Ordine, lancia qualche speranza a doppia striscia continua. Miglioramento e potenziamento della segnaletica, supporto delle Polizie Municipali dei comuni interessati dal passaggio della superstrada (che tanto super non è) nel loro territorio ed aumento dei controlli con pattugliamenti da parte delle Forze dell’Ordine, sono senza dubbio alcuno le priorità emerse dalla riunione e ora più che mai, diventano imperative.
Il sindaco Carmine Esposito, che giorni fa aveva minacciato di chiudere gli accessi alla SS 268 da Sant’Anastasia, si ritiene soddisfatto: “Non è più possibile tollerare che la 268 faccia così tante vittime. Ovviamente sono soddisfatto del sollecito intervento del Prefetto, che ringrazio. E’ necessario, in tutto l’arco di tempo che occorre per i lavori del raddoppio delle corsie della 268, avere occhi vigili su tutta la tratta, sia per scongiurare i pericolosissimi sorpassi, sia per tranquillizzare l’utenza e promuovere in loro la prudenza nella guida. Così come è necessario permettere di effettuare i lavori in totale sicurezza per gli addetti attenuando l’intensità del traffico.
Le misure concordate con il Prefetto vanno in tal senso e va bene, ma continuo a chiedere certezza delle responsabilità e soprattutto l’urgenza di completare il raddoppio. Non bisogna dimenticare né i tanti sacrifici di vite umane, né che quella statale dovrebbe salvare le vite umane perché è una delle vie di fuga nel caso si risvegli il Vesuvio. Episodi così allucinanti non devono accadere mai più. Lo sto dicendo da tre anni e sto facendo tutta la mia parte per mettere in sicurezza l’asse viario che incide su Sant’Anastasia”.