Il Napoli non si ferma più. Hamsik e Cannavaro regalano una notte da capolista (a pari punti con la Juventus) al Napoli e fanno sognare in grande i tifosi partenopei. Un 2-0 che soppianta un Catania molto diverso da quello visto finora in campionato. Molte assenze in difesa per Mazzarri che non rinuncia alla linea a 3 e schiera Grava, alla prima presenza in campionato, al fianco di Cannavaro e Gamberini, e fa rifiatare Inler preferendogli Dzemaili e Behrami.

La partita è tutt’altro che divertente, le due squadre si studiano molto e il risultato finale sottolinea il cinismo da grande squadra che sta caratterizzando sempre più il Napoli. Dopo mezz’ora si contano zero palle goal. Al 31′ però scatta la scintilla: solita azione funambolica di Zuniga sulla sinistra e tiro-cross su cui Hamsik è bravo (come sempre) a metterci la zampata che apre il match. Il Napoli è padrone del campo, non soffre mai e trova il raddoppio al 44′ con Hamsik che scatta sul filo del fuorigioco e serve in mezzo un pallone che capitan Cannavaro deve solo spingere dentro.

Il goal del raddoppio allo scadere della prima frazione taglia le gambe al Catania che nel secondo tempo non si renderà mai pericoloso, tranne in un’occasione in cui gli viene annullato un goal per trattenuta evidentissima di Bergessio su Zuniga sugli sviluppi di calcio d’angolo. Impressionante la tranquillità con cui il Napoli gestisce la partita; il tridente degli etnei viene annullato, la marcatura di Grava su Gomez si fa sentire e l’argentino non risulta mai pericoloso.

Fanno notizia le zero palle goal capitate a Cavani, che si avvicina alla porta solo nei minuti finali, ma senza essere pericoloso come di consueto, a dimostrazione che il Napoli non prescinde dal Matador, anche se senza dubbio è un valore aggiunto. Quella continuità che, in questi anni, è sempre mancata alla squadra di Mazzarri, adesso sembra esserci. E il coro anti-Juve che si alza al 93′ (a pratica archiviata) la dice lunga su qual è, inevitabilente, l’obiettivo, non di una squadra, ma di una città.