Il MoVimento 5 Stelle vuole riportare a coloro che si ostinano a negare il nesso di causalità tra rifiuti e patologie tumorali alcuni dati che, sebbene parziali, emergono dagli studi del dott. Antonio Giordano, medico italo-americano di fama internazionale, che insieme al suo gruppo di lavoro ha svolto un rapporto sui casi di incidenza tumorale in Campania,
In base a questi dati emerge che i livelli di incidenza e di mortalità per tumore sono i più alti d’Italia, rispettivamente del 3,4 e del 2,4. (in allegato) messi a confronto con le altre regioni d’Italia e in una fascia temporale che va dal 1970 al 2010. Sempre secondo lo studio, i cui dati possono essere recuperati dal sito www.tumori.net, subito dopo la Campania seguono la Puglia e la Calabria, altre regioni interessate dal traffico illecito di rifiuti tossici.E’ possibile credere che questi aumenti spropositati siano frutto di uno stile di vita malsano e del “fumo di sigaretta”, così come riferito alcune settimane fa dal ministro alla salute Balduzzi?
Aspettiamo però, dal gruppo di studio del prof. Giordano gli altri dati, quelli di cui aveva già parlato nel corso della conferenza stampa del 20 novembre scorso e che davvero darebbero il quadro preciso della situazione campana. Parliamo delle S.D.O. (schede di dimissione ospedaliera) dati importantissimi che non comprendiamo perchè siano sempre solo annunciati e mai pubblicati.
Lo studio e l’analisi delle S.D.O. ottenute grazie all’intervento del senatore Ignazio Marino, valutano non le morti da cancro, in quanto gli ammalati di cancro possono sopravvivere alla malattia e morire per altre patologie, ma i ricoveri ospedalieri dei campani anche di quelli che si vanno a curare fuori regione. Questi dati sarebbero davvero significativi, e non lascerebbero spazio ad ombre, dubbi e alibi.
Chiediamo perciò che ai cittadini campani, ma anche a quelli di altre regioni, non vengano più raccontate falsità e vengano messi a conoscenza del grave pericolo rappresentato da questi dati: chi li conosce ha il dovere di renderli pubblici.