Tre testimoni d’eccezione questa mattina, nell’Istituto comprensivo Ten. Mario De Rosa hanno raccontanto ad autorità ed alunni la loro triste testimonianza. Tutto per non dimenticare la Shoah, uno degli eventi  più cupi ed aberranti della storia del secolo passato. “Se oggi siamo qui è perché vogliamo combattere ogni forma di discriminazione sociale, razziale” afferma il Dirigente Scolastico Maria Capone, nel suo discorso: “Questi sono valori che noi dobbiamo tenere sempre alti: il valore della patria, il valore dell’umanità, il riconoscimento dell’umanità che è in ciascuno di noi, sia egli di razza, di religione e di costume diverso dal nostro, e di lingua diversa dalla nostra. Ringrazio l’Assessore alla pubblica istruzione, la prof.ssa Fortuna Parma, e ringrazio il dott. Luigi De Simone, che sono persone che nel nostro percorso scolastico, nel nostro discorso educativo, non ci abbandonano mai; sono sempre con noi e questo favorisce una crescita sempre maggiore, non solo al livello scolastico, ma proprio a livello del territorio.” Probablimente il momento più toccante è stato quello degli alunni che hanno recitato alcuni passi tratti da “Il silenzio dei vivi” di Elisa Springer, “C’è un paio di scarpette rosse” di Joyce Lussu e “Se questo è un uomo” di Primo Levi.
Il sindaco Carmine Esposito, presente alla manifestazione, ha detto: “Qui non si tratta di essere ebrei, di essere tedeschi, di essere asiatici, di essere islamici. Qui il tema, che è profondo, è una questione dell’animo umano, è una colpa dell’umanità. È una questione di capire questo male che vive nell’animo; che esiste nell’anima dell’umanità; che è nella storia dell’umanità; che cresce nel tempo. Questi eccidi, queste violenze, si ripetono sempre; c’è qualcosa di strano, di oscuro, nell’animo umano che produce questi effetti. Una delle possibili risposte, che possiamo dare, è cercare di esprimere, di cercar di far capire, attraverso queste testimonianze, che non sono testimonianze per ebrei unicamente, ma per gli uomini, che hanno subìto in quella contingenza storica la violenza di uomini su altri uomini. La politica è l’ultima cosa: non c’entra nulla, e meno i rappresentanti della politica. Direi, che le attenzioni che oggi vanno poste sono di ordine umano; sono di ordine culturale; sono ragioni che attendono all’animo umano”.
Presente anche la Commissione Pari Opportunità, rappresentata proprio dalla sua Presidente Francesca Beneduce che si propone proprio di lottare contro ogni discriminazione in genere, per donna e per scelta religiosa. Sulle note dell’inno nazionale d’Israele, lo Hatikwa, si è proceduti alla commemorazione simbolica  al monumento fuori scuola e si è recitata la Scherman, comune poesia ebraica. L’evento si è concluso col concerto serale tenutosi nella Sala Consiliare. Il soprano anastasiano Virginia Petricciuolo ha allietato le tantissime persone presenti. Un intera giornata di commemorazione, commozione, note e poesia che anticipa di qualche giorno quella nazionale di domani.