La sinistra palmese non è morta, anzi rilancia le proprie ambizioni proponendo un progetto nuovo, non più legato al partito della Rifondazione Comunista, bensì a SEL di Vendola. Il gruppo storico, guidato da Carmine Ingenito e Mario Cassese, archiviata la poco felice esperienza col partito di Ferrero, è pronto a tuffarsi nelle nuova avventura, trascinando buona parte dei vecchi compagni d’avventura: «La nascita del nostro partito – spiega Carmine Ingenito, uno dei promotori – è stata formalizzata da Antonio Scotto, ex ds, dirigente nazionale e candidato con Gennaro Migliore nella circoscrizione Campania 1. A breve ci sarà anche un incontro».

Le adesioni sono quelle che vi aspettavate? La struttura del partito è stata già definita?

«Non tutte le persone che facevano parte del vecchio gruppo hanno aderito al passaggio da Rifondazione a SEL. Alcuni hanno preferito l’associazionismo, come l’Arci, per esempio, con il quale collaboreremo. La maggior parte ci ha seguito, soprattutto la componente più giovane e questa per me è una vittoria, considerando il disamore verso la politica da parte degli adolescenti. Abbiamo già raccolto le firme necessarie per formare il gruppo ed ora siamo in attesa di capire da Scotto quali sono le modalità di elezione del segretario, che sarà sicuramente scelto dalla base».

Cosa vi ha spinto ad abbandonare Rifondazione e a scegliere SEL?

«In ambito locale, è necessaria una sana autocritica. Lo sfaldamento di Rifondazione è addebitabile innanzitutto a noi. Eravamo partiti con tanto entusiasmo, ma ci siamo persi per strada. Molti tra i più giovani non hanno più creduto in noi, ora per fortuna li stiamo recuperando. In ambito nazionale, posso dire che personalmente mi sono sempre sentito vicino a Vendola, pur militando con Rifondazione. Mi piaceva il suo progetto, per giunta condiviso dallo stesso Ferrero, di una grande sinistra alternativa al PD. Gli eventi negativi, mi avevano tolto l’iniziale entusiasmo, ma grazie alla scelta di fare le Primarie, ho ritrovato la voglia di impegnarmi in politica, in quanto hanno consentito un’ampia partecipazione di tutte le anime di sinistra anche su quei temi a me più cari. Credo sia il momento di superare quelle posizioni troppo identitarie, dobbiamo andare oltre l’ideologia, senza rinnegarla, ma portandola sempre al nostro interno. Ecco perché abbiamo scelto SEL, un partito che non si fossilizza su un’ideologia, ma che ha aperto anche ad altre correnti, come i Verdi ad esempio…»

Si parla già di un vostro impegno in ambito locale…

«E’ ancora presto. Certo, ne stiamo parlando tra noi. C’è un discorso avviato col PD cittadino, ma non vi è nulla di definito. Credo sarà tutto più chiaro quando il segretario Buonagura e tutti gli altri esponenti del PD si confronteranno con noi. Solo allora capiremo se ci sono i margini per la formazione di una lista unitaria di centro sinistra a Palma Campania».

Ovviamente indicherete le vostre priorità…

«Certo. La nostra attenzione è rivolta ai giovani e alle politiche giovanili, sempre trascurate in questo paese, se si eccettuano le manifestazioni organizzate dalle associazioni. Tutti i Consigli comunali sono sempre rivolti in altre direzioni ed in ogni campagna elettorale si parla sempre di fabbriche e di posti di lavoro da assegnare. Altro punto chiave è l’ambiente. Non ci dimentichiamo che abbiamo tonnellate di amianto sotto le nostre case, anche a causa delle presenza della criminalità organizzata sul nostro territorio. In tal senso stiamo organizzando delle giornate contro tutte le mafie. Una prima data c’è già: 9 maggio, in onore di Peppino Impastato. Inoltre, vogliamo portare avanti il valore dell’antifascismo, non inteso come la semplice opposizione ad un’ideologia politica, bensì una lotta contro ogni sopruso, contro ogni prevaricazione del più forte ai danni del più debole ed ogni discriminazione razziale e sessuale. Infine la valorizzazione della cultura. A Palma abbiamo un assessore fantasma, ne occorre uno capace di incentivarla»

Cosa si sente di dire ai simpatizzanti di sinistra disillusi?

«Mi rivolgo soprattutto ai più giovani, che si riconoscono in valori come l’uguaglianza, la tutela dei diritti, la laicità dello Stato e che hanno perso fiducia nella politica. Noi ne vogliamo proporre una nuova, aliena ad ogni compromesso ed aperta ai cittadini. Abbiamo già protocollato una richiesta per la campagna elettorale che sarà basata su assemblee aperte e su discussioni incentrate principalmente sul disagio giovanile e sulla sensibilizzazione rispetto a temi come l’omofobia e l’integrazione, al fine di educare la gente alla diversità. In proposito ricordo ancora la nostra manifestazione “Un calcio al razzismo”, alla quale partecipò anche il Sindaco, mostrando grossa ammirazione per la nostra iniziativa, salvo poi, il giorno dopo, emettere un’ordinanza per cacciare gli extracomunitari…»