Domenico Giugliano è tornato tra i suoi. Idealmente, oltre che simbolicamente con una sua reliquia, l’eroico soldato terzignese, morto durante la “Campagna di Russia” del 1943 nell’ultimo conflitto mondiale, ha fatto rientro nella sua Terra d’origine, attraverso un “piastrino di riconoscimento”, fatto recapitare al sindaco di Terzigno sig. Domenico Auricchio dal dottore Antonio Respighi della sezione alpini di Abbiategrasso (MI).
Il rappresentante lombardo dell’ANAIT, durante una sua visita nei “gulag” (lager sovietici), ricevette da una contadina del luogo un certo numero di questi “piastrini” appartenenti a soldati italiani defunti e sepolti nelle foreste russe.
La consegna del “piastrino” da parte del primo cittadino di Terzigno sig. Domenico Auricchio al sig. Luigi Giugliano, primo nipote del valoroso soldato terzignese, è avvenuta nella chiesa di Maria SS. Immacolata di Terzigno, al termine della solenne Messa celebrata dal parroco don Antoniop Fasulo.
In precedenza, un corteo composto da autorità, civili e militari, e da semplici cittadini si è snodato per le strade del centro per raggiungere il Monumento ai Caduti, dove si è svolta la cerimonia commemorativa del 4 novembre, nel corso della quale si sono succeduti l’“Alzabandiera”, l’esibizione del “Silenzio” al suono di una tromba, la deposizione di una corona d’alloro e il canto dell’Inno nazionale.
Nella cittadina vesuviana, famosa per il vino e la pietra lavica, i suoi residenti, sempre molto attenti e partecipi alle commemorazioni riguardanti eventi legati alle sorti della Patria e della Nazione, stanno continuando a parlare di questo toccante evento, vissuto all’insegna del ricordo per quanti hanno dato la propria vita per difendere la nostra bandiera.