La partita sull’isola ecologica a via Romani è ancora aperta, e lo sarà almeno fino a marzo.  Il consiglio di Stato ha, infatti, accolto il 13 novembre scorso, l’istanza cautelare intorrompendo, in tal modo, l’esecutività della sentenza impugnata e indirettamente anche i lavori.

Il Tar aveva invece ritenuto inammissibli i motivi di impugnazione da parte dei cittadini di via Romani e aveva in questo modo aperto la strada ai lavori. La trattazione della causa sarà fissata in udienza pubblica il 19 marzo 2013. Sino a quel giorno, dunque, la partita è ancora indefinita e quanto mai aperta.

Il motivo della questione, che in questo caso vede i cittadini di via Romani, rappresentati anche dal comitato del “No all’isola ecologica”, diametralmente opposti alla visione e all’azione dell’amministrazione comunale che invece ritiene quello il posto giusto per l‘isola, è la prossimità di case e scuole sul sito scelto per la costruzione della stessa isola.

Una scelta che divide, quella dell’isola e sul  “numero civico” che avrà,  ma che si ritiene anche necessaria per un corretto e completo svolgimento del ciclo integrato dei rifiuti.