Se ne parlava da tempo, il suo nome era tra i papabili, come possibile candidato nella corsa alla poltrona di Sindaco che da qui a pochi mesi prenderà ufficialmente il via. Raffaele Iervolino esce allo scoperto, chiarendo la posizione sua e del gruppo di cui è espressione, soprattutto per quel che concerne il ballottaggio con Francesco Giugliano, suo “antagonista”, nella corsa alla candidatura. «Sono in corsa – conferma Iervolino – per la candidatura a Sindaco di Palma Campania, sostenuto da un nutrito gruppo di persone che spingono affinché io faccia questo grande passo».

A dire il vero, sembra che il primo “avversario” ce l’abbia in casa…

«Si è vero, Franco Giugliano ha espresso la volontà di candidarsi a Sindaco, aggiungendo però, nel corso di una conversazione tra me e lui, che uno di noi due andrà a concorrere per la carica di primo cittadino, ma la lista sarà unica. Sono convinto che sia un ottimo personaggio della scena politica palmese, senz’altro meritevole di coltivare una simile ambizione. Dovremo essere intelligenti nell’unire e non nel dividere e, soprattutto, nell’unirci e non nel dividerci…».

Si è parlato di primarie…

«È un termine improprio. Ci sarà un confronto col gruppo storico del quale facciamo parte, arricchito dall’ingresso di nuovi elementi di pari spessore politico e sceglieremo il candidato più idoneo. Io sono sereno e disponibile al confronto, perché certo che il gruppo saprà scegliere il migliore candidato possibile. Penso di avere moltissime chance. Un convinzione derivante dal fervore che avverto nella gente e dalle adesioni pervenute da tante persone disposte a candidarsi all’interno di una mia ipotetica lista».

Ha parlato di gruppo, comprenderà anche gli esponenti dell’attuale opposizione?

«Gli esponenti dell’attuale minoranza sono tutti concordi nello sposare un progetto politico compatto in alternativa alla maggioranza oggi al governo. Andranno ad integrare quel gruppo che sto costruendo».

Parla da candidato, sente già suo questo ruolo?

«Io mi sento pronto e capace di affrontare questa sfida. Se però dovesse venire fuori una persona più capace di me, sarei disponibile, nell’interesse generale e del gruppo cui ho prima fatto riferimento, a cedere il passo, come credo sia logico in ogni formazione elettorale».

Ha anche descritto come compatta la minoranza di cui fa parte. La realtà di questi anni suggerisce però ben altro: poca coesione e, soprattutto, scarsa opposizione…

«Io mi sento un uomo del fare. In virtù di ciò, ed anche nella logica dell’alternanza, ho ritenuto opportuno, forse sbagliando, lasciarli operare, al fine di capire cosa potessero offrire al paese. Non credo di essere stato così inerte, qualche critica l’ho mossa, ottenendo anche dei risultati. A mio parere l’amministrazione Carbone è riuscita perfettamente nell’obiettivo di cui al suo slogan (“Ora Palma può cambiare” ndr). A distanza di quasi cinque anni Palma Campania è effettivamente cambiata. In peggio…»