Premessa d’obbligo: il pareggio strappato dal Torino al San Paolo è più che meritato. I granata, colpiti da Cavani in apertura, non si sono disuniti ed hanno cercato il pari per tutta la partita, trovandolo nel finale nella maniera più incredibile, ma senza rubare assolutamente nulla. Detto questo, non si può ignorare che fino al minuto 91, il Napoli stava conducendo in porto una vittoria sofferta, magari non meritata, ma pur sempre preziosa, considerando i risultati di ieri.
Tutto è saltato a causa di un erroraccio di Aronica, troppo affrettato e superficiale in un disimpegno arretrato verso De Sanctis, trasformatosi in un comodo assist per Sansone lesto a raccogliere il grazioso cadeau e a depositare in rete dopo aver saltato il portiere azzurro. Ma andiamo con ordine.
Mazzarri recupera sia Cavani, sia Pandev e rilancia Dzemaili in mezzo al campo al fianco di Behrami. Tira il fiato Inler, mentre a sinistra, Dossena rileva l’infortunato Zuniga. Pronti via e il Napoli passa: sono passati appena sette minuti quando Cavani approfitta di un difettoso intervento di Gillet su cross dalla destra di Hamsik per mettere subito la gara sui binari graditi.
In realtà il vantaggio sembra sortire l’effetto opposto. Il Napoli gigioneggia evitando accuratamente di pigiare sull’acceleratore alla ricerca del raddoppio, mentre il Torino, ben disposto in campo da Ventura, pur mantenendo un atteggiamento prudente, consapevole di quanto devastante possano essere Cavani e compagni se viene data loro la possibilità di agire in spazi larghi, comincia a riorganizzarsi. Nonostante evitino sconsiderati assalti all’arma bianca, gli ospiti non disdegnano sortite offensive che tengono in allerta De Sanctis, costretto a salvare due volte su altrettante inzuccate di Bianchi. In mezzo, un tiro di Dzemaili dal limite terminato a lato. Il Napoli soffre, ma tiene. All’intervallo è 1-0.
Il canovaccio non sembra cambiare granché nella ripresa. Il Napoli continua a traccheggiare in attesa di trovare l’occasione giusta per chiudere la gara. Il Toro, dal canto suo, mantiene il pallino del gioco, evitando di scoprirsi troppo, ma guadagnando metri gradualmente. Comincia la girandola dei cambi, Mazzarri sostituisce lo spento Pandev (altra prova incolore per il macedone…) con Insigne e Dzemaili con Inler. Poco o nulla cambia. Il Torino fa tremare i trentamila accorsi sugli spalti intensificando gli sforzi e tenendo la difesa azzurra in costante affanno. Cerci al 79’ spedisce in curva la palla del pareggio, il San Paolo, tira un sospiro di sollievo. Sembra fatta. Hamsik divora il gol del ko mettendo sull’esterno della rete, su assist di Insigne dopo aver saltato anche Gillet e proprio nel finale arrivano i cambi che decidono la gara.
Ventura inserisce Sansone al posto di Sgrigna, Mazzarri risponde con Aronica al posto di Dossena. Il risultato lo abbiamo già documentato ad inizio servizio. Il Napoli butta via due punti, il Torino dimostra che l’imbattibilità esterna fin qui mantenuta è tutt’altro che casuale. L’appellativo di squadra da trasferta è più che giustificato.