La maledizione del Massimino colpisce ancora. Al Napoli non riesce l’impresa di espugnare lo stadio di Catania nemmeno al termine di una partita giocata quasi per intero in superiorità numerica causa espulsione di Alvarez dopo appena due minuti di gioco. Rilievi statistici (e scaramantici…) a parte, l’occasione mancata dagli uomini di Mazzarri è di quelle ghiotte. Il risultato ad occhiali portato a casa non può certo soddisfare quella che a giusta ragione, viene considerata una seria candidata alla conquista dello scudetto. Eppure in campo, dopo la felice parentesi di coppa in cui le seconde linee avevano brillantemente assolto il loro compito, erano tornati i cosiddetti titolarissimi. Freschi e riposati, hanno ampiamente deluso le attese. Gli unici spunti degni di rilievo, sono arrivati nella ripresa proprio da uno dei giocatori impiegati giovedì contro l’Aik Solna, quell’Insigne sempre pi convincente all’impatto col calcio che conta. Il Napoli è stato capace di esercitare soltanto uno sterile predominio territoriale, che poco o nulla ha prodotto. La scelta di Mazzarri di imbottire la squadra di punte nel secondo tempo ha creato soltanto ulteriore confusione nella trequarti etnea. Gli uomini di Maran hanno avuto il merito di stringere i denti nei momenti di maggiore pressione e cercare il contropiede. Poco è mancato nel finale che la tattica si rivelasse addirittura vincente se De Sanctis con un miracolo ed il palo, non avessero detto di no alle conclusioni degli attaccanti etnei. Fallisce l’aggancio alla Juventus, ma non c’è tempo per piangere sui due punti lasciati al Massimino. Mercoledì sera al San Paolo è di scena la Lazio. un big match da non fallire…