Dall’avvocato ed europrogettista Lucia Balzano riceviamo e volentieri pubblichiamo

Egregio Direttore, faccio seguito all’articolo pubblicato dal suo giornale in data 17 maggio 2015 – “Terzigno, museo nell’ex mattatoio: è “lite” per la paternità del progetto” che ha dato risposta ad una mia esigenza di chiarire definitivamente l’equivoco ingenerato dal progettista tecnico (colui che ha riportato la rappresentazione grafica di quanto già descritto) nel progetto da me ideato e redatto secondo le procedure UE, progetto ammesso a finanziamento e denominato “VUlC- Vesuvio Urban Center- a different way of walking time”- Pubblicato sul Burc n. 58 del 28 ottobre 2013 il Decreto Dirigenziale avente ad oggetto l’atto “P.O.R.F.E.S.R. CAMPANIA 2007-2013 Asse 1 – OBIETTIVO OPERATIVO 1.9 ATTIVITA’ “A”. D.G.R. N. 404/2012.

Orbene, premesso che, nonostante la curiosità che poteva suscitare, la notizia non è stata riportata da alcun altro giornale, il fatto non mi ha dato motivo di soffermarmici poiché sono stata indotta a ritenere, da quanto ripetutamente asserito dal progettista tecnico che l’ equivoco fosse definitivamente risolto.

Tuttavia, nel momento in cui ho formulato le mie proposte di start up del progetto al Comune di Terzigno, ho riscontrato resistenze anche per il fatto  che il progettista tecnico vorrebbe attribuirsi il prodotto del mio lavoro, attraverso un contorto meccanismo di “fuga da ogni confronto” e la predisposizione di un clima fatto di perplessità verso la scrivente.

È per questo che, onde evidenziare ogni questione acclarata e dare la massima pubblicità ai miei continui solleciti rivolti all’amministrazione sulla necessità di dare seguito alla fondamentale parte preliminare del progetto VUlC, inoltro la mail inviata al mibac da me nella qualità di europrogettista, e da Angelo Massa quale progettista tecnico, chiedendoLe di dare la massima pubblicità alle mie istanze di riconoscimento, del mio ruolo e della improrogabile opportunità di una pianificazione preventiva e coerente.

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Preg.ma Unità GPP mbac-gpp@mailcert.beniculturali.it

OGGETTO: Siti Unesco di Pompei,  Torre Annunziata e Ercolano/Piano strategico per il rilancio economico della Buffer Zone/ Considerazioni di cui al Documento di Orientamento presentato dal Comitato di gestione il 7/1/2015/espressa richiesta di esame ai tavoli tecnici che saranno attivati in prosieguo

Premessa: Le seguenti osservazioni e proposte hanno ad oggetto il “sottosistema” turistico  individuato come Asse est-ovest: “Oltre le Mura, città e campagna all’ombra del Vesuvio”. L’itinerario va dalle città di Pompei ed Ercolano verso il Vesuvio, dove l’archeologia, la geologia e l’agricoltura offrono lo stimolo per godere delle “ville d’otium”, delle “ville rustiche e grandi ville padronali” fra imponenti architetture e fregi figurati di grande eleganza.

Ebbene, nonostante il Comune di Terzigno rientri nella c.d. Area pompeiana di competenza che comprende gli importanti siti archeologici di Pompei, Ercolano, Stabia, Oplontis e Boscoreale, purtuttavia non è stato da Voi inserito nella c.d. Buffer zone, ai fini di una corretta e completa definizione del percorso tematico intorno al quale organizzare il tanto programmato e progettato sistema turistico territoriale di area vasta.

Infatti, l’attuale Comune di Terzigno era in tempi antichi l’estrema periferia nord di Pompei, come testimoniato dal rinvenimento in loco di ben tre complessi insediativi di epoca romana coperti all’eruzione del 79 d. C. ed individuati con i nomi di Villa 1, Villa 2 e Villa 6, allineati lungo un asse nord sud, forse in prossimità del probabile percorso che collegava Pompei a Nola. (Il vigente PUC prevede l’allestimento in loco di un parco archeologico naturalistico)

La strutturazione degli spazi, la presenza di torcularia e celle vinarie, l’annessione di fondi agricoli, hanno consentito di individuare in questi insediamenti alcune delle numerose fattorie la cui presenza interessava il territorio in epoca romana, un territorio già caratterizzato da una vocazione principalmente vitivinicola, dove con ogni probabilità si produceva un ottimo vino, il noto Vesvinum.

Il VUlC- Vesuvio Urban Center

…a different way of walking in time

L’importanza strategica dei reperti archeologici  rinvenuti nel territorio del Comune,  ha consentito l’ammissione a finanziamento (euro 1.039.904,70 ) del progetto (elaborato dagli scriventi per le rispettive competenze di europrogettazione e progettazione tecnica, avente come soggetto beneficiario il Comune di Terzigno)  denominato  “VUlC- Vesuvio Urban Center- a different way of walking n time” Pubblicato sul Burc n. 58 del 28 ottobre 2013 il Decreto Dirigenziale avente ad oggetto l’atto “P.O.R.F.E.S.R. CAMPANIA 2007-2013 Asse 1 – OBIETTIVO OPERATIVO 1.9 ATTIVITA’ “A”. D.G.R. N. 404/2012.

Il VUIC- Vesuvio Urban Center- con una superficie pari a circa 1200 metri quadri edificata per quasi 800 metri quadrati su due livelli, è un centro urbano progettato in un contenitore culturale innovativo, uno spazio espositivo ed interattivo a disposizione dei cittadini e dei turisti e, al tempo stesso, una piazza semicoperta ( con 600 metri quadri scoperti e 400 metri quadri coperti suddivisi in ambienti per l’intrattenimento, lo shopping culturale e la degustazione consapevole di calici di storia) dove ritrovare le occasioni di socialità che la sottrazione dei “luoghi della comunità in quanto tale” ha portato via.

Si realizzerà così un contrasto tra l’archeologia ubicata al livello superiore del VUIC, che sarà oggetto di una strategica valorizzazione, e le funzioni ulteriori intese come espressione della contemporaneità, distribuite all’interno degli spazi (interni ed esterni) del piano inferiore.

Un nuovo insieme teso fra la conservazione e la mutazione, capace di impossessarsi di un ruolo che si addice ad un museo, per diventare un centro culturale ed una piazza semicoperta sul territorio.

Giova aggiungere che, nel quadro della programmazione urbanistico/territoriale del Comune di Terzigno, il progetto museale denominato “VUlC-Vesuvio Urban Center’ vuole essere luogo attraente ed accogliente per un viaggio nella storia del territorio di area vasta dominato dal Vesuvio, nella consapevolezza che beni culturali, patrimonio immateriale, storia e arte, sono settori che vanno inesorabilmente letti in un contesto d’insieme, integrato dalla storia e dalla degustazione dei prodotti tipici locali d’eccellenza.

Il percorso narrativo è concepito come un’esperienza personale che non sia solo di approccio ai tesori restituiti dagli scavi effettuati nella Cava Ranieri, ma che offra anche spunti di riflessione sul contesto ambientale circostante.

Conclusioni: Si appalesa, così, l’importanza strategica del formale inserimento delle risorse del territorio di Terzigno nell’area c.d. Buffer, poiché, messe in rete alle altre ricchezze dell’area c.d. pompeiana, possono contribuire in modo significativo a ricostruire il percorso storico e l’attrattiva turistica del territorio di area vasta.

L’occasione ci è lieta per invitarVi fin d’ora a voler inserire il “VUlC”, il cui allestimento archeologico non è ancora pronto, ma la cui piazza semicoperta può già fare da volano di sviluppo culturale (e quindi economico e sociale),  in una prossima programmazione di eventi, perché si possano avvicinare tutti gli attori del territorio, in un racconto d’insieme che  finalmente trasmetta con la dovuta importanza l’energia del dio Vesuvio, con l’arte e l’archeologia del suo territorio,  in un ambiente sempre meno degradato…verso un futuro di nuova terra felix.

L’idea è quella di coinvolgere l’intera area c.d. buffer in una proposta insolita ed accattivante, che, per la prima volta, esca dal rigore del convegno, per promuovere  e progettare- attraverso i vari linguaggi artistici e il monitoraggio delle risposte- l’ingresso nel mercato turistico e culturale di un valore d’insieme oggi disgiunto.

La promozione del museo in fieri e dell’area vasta nella quale si colloca, vuole quindi essere non solo un’operazione culturale di stimolo alla conoscenza ed alla tutela dei reperti delle ville romane di Terzigno, ma anche il centro propulsore di un’azione sinergica che individui, nell’ex mattatoio riqualificato, oggi VUlC-Vesuvio Urban Center, un modo diverso  di vivere la contemporaneità, che esca dai confini comunali, per tracciare percorsi sempre più riconoscibili, e percorribili. Un modo diverso di camminare nel tempo…(a different way of walking in time).