È trascorsa la 18esima edizione del Carnevale “Città di Terzigno”, edizione che sarà ricordata soprattutto per l’assenza dei grandi carri, ma impreziosita dalla sola presenza del carro allegorico organizzato dai giovanissimi di Terzigno, che ha avuto in Michele Sepe il presidente, l’organizzatore, il vero lottatore di quest’edizione nella totale assenza degli esperti e navigati organizzatori.

La Terzigno del futuro che ha voluto dare una scossa ai grandi, ha voluto con la voce e la determinazione di questo giovane ragazzo lanciare un messaggio di amore verso il proprio paese. «Ricordo ancora con gioia le parole di affetto che i miei concittadini mi hanno urlato, ringraziandomi per la presenza del nostro piccolo carro in una giornata di festa, soprattutto per i più piccoli». Il presidente Sepe continua, confermando che con il suo gruppo di ragazzi «porterà iniziative nel campo sociale e se anche dovesse combattere per ricevere le dovute autorizzazioni lo farà perché il futuro di Terzigno è loro». Le speranze nelle parole di un diciottenne sono di amore senza scopi verso la sua terra natia tanto bistrattata. La cura dei vestiti, l’eleganza e l’educazione di come si sono posti al popolo hanno fatto capire che i figli del domani sono ragazzi in gamba, pronti a divertirsi anche con poco al cospetto di chi pensa o meglio dovrebbe pensare per garantire e riservare un progetto di crescita per loro.

Michele Sepe termina nel ringraziare tutti quelli che l’hanno aiutato «materialmente ed economicamente in quest’avventura» scegliendo parlare soltanto quando il Carnevale è trascorso da un bel po’ di tempo, per ringraziare ma soprattutto per garantire ai suoi concittadini altre date di sano e puro divertimento.