Per garantire la massima trasparenza e certezza di legittimità delle procedure per il restauro di Pompei «abbiamo istituito presso la Prefettura di Napoli “il gruppo per la legalità” che controlla tutto lo svolgimento delle procedure di appalto nel rispetto dei principi di trasparenza e legalità». Lo ha detto il ministro dei Beni Culturali, Massimo Bray, rispondendo durante il question time alla Camera a un’interrogazione sulle procedure di affidamento dei lavori per il restauro di Pompei e sui ribassi di asta.
«Il gruppo è presieduto dal prefetto Fernando Guida e segue tutte le fasi del “Grande progetto Pompei”», ha proseguito Bray sottolineando che «si occuperà da vicino anche della fase di realizzazione dei lavori, per la cui gestione il Segretariato generale ha realizzato un sistema informativo che permetterà il monitoraggio non solo della manodopera impiegata ma anche di tutti i flussi finanziari e del circuito economico».
«I criteri di aggiudicazione delle gare sono stati a suo tempo concordati sia con il gruppo della legalità che con il gruppo di coordinamento al fine di garantire il massimo della partecipazione delle imprese e il massimo della trasparenza», ha aggiunto il ministro. Per Bray, «il fenomeno dei ribassi consistenti è forse da ritenersi legato all’attuale contingenza economica e riguarda quasi tutte le opere pubbliche».