Il bilancio preventivo 2013 è stato approvato nella seduta di stamane, assente il Sindaco, ottenendo il voto favorevole di buona parte dell’opposizione. Precedentemente il civico consesso ha approvato il programma triennale delle opere pubbliche, il nuovo regolamento della Tares per i locali e le aree scoperte, il piano finanziario del servizio di igiene urbana e le modifiche al regolamento per l’applicazione dell’addizionale comunale all’IRPEF.

“La serie di interventi statali promessi, a parte la questione IMU, non ha ancora visto la sua luce, mentre stiamo ancora “pagando” dazio per quegli interventi di risanamento dei conti imposti dal Governo precedente, e che pesano sulle famiglie in una misura tale che anche gran parte del mondo economico li ritiene causa essi stessi del perdurare della crisi.  Stretta sul credito e aumento della tassazione sul lavoro e sulle famiglie sono, a mio parere – relaziona l’assessore al bilancio Armando Di Perna – gli elementi che contribuiscono più di tutti gli altri a rendere la risalita verso una condizione di serenità economica, che poi è anche sociale, lenta e difficoltosa. Sul versante pubblico, sicuramente non sono utili alla causa decreti e leggi emessi nell’ultimo anno solare. Individuo per esperienza tra i fattori che maggiormente incidono sulla cronica mancanza di efficienza: l’eccessiva burocratizzazione dei processi, che coinvolge l’ottenimento di importanti  finanziamenti, ma anche la semplice autorizzazione di occupazione di suolo pubblico e il rispetto dei vincoli contabili, in particolare il Patto di Stabilità.

Abbiamo chiuso il 2012 con il rispetto dei vincoli di finanza pubblica con la serenità di chi ha compiuto scelte strategiche importanti in piena coscienza: puntare sull’accelerazione delle opere pubbliche in corso (Via Primicerio e Via Vallone in primis, progettate e finanziate da anni, ma finite nel dimenticatoio), e mettere in cantiere piccole manutenzioni, di minore impatto economico, ma fondamentali per il recupero della vivibilità del territorio. L’aver richiesto ed ottenuto importanti spazi finanziari sul Patto di Stabilità, ci ha permesso di impegnare e soprattutto liquidare importanti somme in conto capitale, che abbiamo reperito per lo più internamente al Bilancio. Avevamo bisogno di una svolta importante verso la riqualificazione del territorio e, penso, sia stata data”.

L’Ente, infatti, è stato tra i primi comuni, e prima ancora che dal Governo venisse affrontata la nota questione dei pagamenti ai creditori, a liquidare l’anno scorso tutte le aziende che, avendo eseguito lavori, attendevano di essere retribuite.

“Per l’anno corrente – spiega Di Perna  – a fronte di richieste altrettanto importanti fatte alla Regione per l’allentamento dei vincoli sul Patto, ci è stata concessa una somma pari a € 509.000, integrata poi con ulteriori 73.600€; l’intera somma concessa è pari al 12% della richiesta effettuata, circa 5 mln €, e non tiene conto della capacità finanziaria del nostro Ente, cioè della liquidità in cassa, pari a circa 3 mln €, che permette di “sfruttare” lo spazio concesso, non dovendo ricorrere ad anticipazioni di tesoreria. Quello che sorprende e delude chi si impegna a tenere i conti in ordine e cerca spiragli per superare gli ostacoli della finanza pubblica, è l’atteggiamento “qualunquista” degli Enti sovracomunali, per i quali non esistono “buoni” e “cattivi”, anzi spesso (vedi Comune di Napoli), chi meno rispetta i vincoli di finanza pubblica, finisce per essere salvato, o addirittura premiato, da interventi legislativi fatti “ad occhi chiusi”. Il Bilancio 2013 ha un impianto volutamente diverso dagli anni precedenti, perché punta a cogliere altri risultati, in un crescendo di autonomia finanziaria e di sviluppo del territorio, nel rispetto da un lato dalle normative sopraggiunte, dall’altro dal programma elettorale voluto fortemente dai cittadini.

Manteniamo l’IMU ancora una volta vantaggiosa per l’aliquota delle case date in comodato d’uso padre figlio – figlio padre (7,6) ed a questa aliquota agevolata abbiamo voluto assoggettare anche gli opifici e capannoni industriali, come misura di sostegno verso un mondo imprenditoriale che risente del peso della tassazione almeno quanto le famiglie. La Tares rappresenta una grossa fetta del Bilancio comunale e il meccanismo di copertura integrale dei costi con i ricavi, ormai consolidato per il nostro Ente, permette di considerare questa parte di bilancio in pareggio sempre e  autonomamente. L’aver effettuato a cavallo del 2012 e 2013 la definizione agevolata della Tarsu, ci ha permesso di sgravare questo equilibrio di circa 500.000€, che hanno inciso sul gettito dell’anno, migliorandolo, ma anche sulla base imponibile (metri quadri e nuclei familiari a ruolo), allargandola e infoltendola. Liberatici finalmente di Equitalia, dovremmo dotarci  a breve di un nuovo partner che possa affrontare il problema in maniera definitiva e consentirci di scaricare il carico tributario per singolo nucleo familiare, che abbiamo visto essere piuttosto pesante. Confermo la presenza in Bilancio di capitoli nel settore Politiche Sociali che consentono già da quest’anno di rendere meno gravoso il tributo, riducendolo del 50% per redditi bassi e esonerando completamente i percettori di pensione minima.

Meccanismi di differenziazione della pressione tributaria sono stai utilizzati nel predisporre il Bilancio anche in altri settori: per l’addizionale comunale Irpef, mantenendo, con grossi sacrifici, al minimo ex lege l’aliquota per redditi inferiori a € 16.000 (0,20% pari a € 32); per servizi a domanda individuale, come la mensa scolastica, piuttosto che aumentare indiscriminatamente il ticket per tutti i bambini, abbiamo preferito lasciarlo invariato per i nuclei familiari con Isee inferiore a € 6.000, e aumentarlo di 5€/mese per fasce di reddito superiori (12.000, 18.000, e così via…). Abbiamo inoltre previsto una riduzione per ogni figlio oltre il primo pari al 10%, mentre per i diversamente abili la riduzione è del 50%. La presentazione della documentazione per ottenere il ticket potrà essere effettuata, per la prima volta da settembre, comodamente dal pc di casa e seguita nel suo iter procedurale. Grazie all’informatizzazione ormai entrata a pieno regime nei meccanismi del nostro Ente, sarà possibile anche effettuare il pagamento della Tares, così come è già possibile stampare autonomamente certificati e atti anagrafici, dopo essersi logicamente identificati.

Ancora, sul fronte delle entrate, merita un cenno la particolare situazione che vive l’Urbanistica, non solo per il nostro Ente ma per tutti i comuni della Zona Rossa, ancora bloccati nell’incasso degli oneri da condoni (e quindi nella approvazione o diniego delle pratiche giacenti) per una sentenza quantomeno anomala, che sospende le valutazioni in attesa dell’approvazione del PSO da parte della Regione.  Queste entrate darebbero respiro alle manutenzioni ordinarie e straordinarie del territorio comunale e degli immobili, tra cui logicamente le scuole di nostra proprietà. Speriamo che la situazione possa sbloccarsi nel corso della seconda metà dell’anno, almeno per le unità non abitative, in modo da rilasciare finalmente licenze in sanatoria ad aziende impossibilitate anche da trent’anni a ristrutturare i propri locali. E infine, da quest’anno le entrate dirette si implementeranno di nuovi introiti da concessioni, tra cui quella della Villa comunale Tortora Brayda e dei gazebo in Piazza Arco, che saranno istallati di qui a qualche giorno.

Sul fronte della spesa, l’accensione di numerosi mutui è una scelta strategica per questo esercizio finanziario, poiché da un lato vogliamo evitare di utilizzare ulteriori risorse proprie, dall’altro puntiamo a cogliere l’ultima possibilità che abbiamo nell’aumentare l’indebitamento dell’Ente. A fronte infatti di una capacità massima del 6%, ad oggi il nostro rapporto tra quota debito e spesa corrente è inferiore al 3% e dal 2014 dovrà essere contenuta entro il 4%. Ben 4,5 mln € di nuovi mutui per tredici nuove opere, tra le quali mi piace ricordare per l’imponente impatto che avranno sulla viabilità e vivibilità del nostro territorio, quelli che riqualificano gli ingressi del paese dai comuni limitrofi: e quindi, il completamento dell’allargamento di Via Verdi (ex Via Vallone), il rifacimento dei marciapiedi di Via Arco – Lagno Maddalena sul versante pollenese, e l’allargamento e riqualificazione di via Marra Marciano sul versante sommese. Nel biennio a seguire, solo per il quartiere Starza, ad esempio, avremo la scuola materna che completa la cittadella scolastica, la rotonda all’incrocio con via S. Chiara, l’allargamento di Via del Pruneto, senza dimenticare l’impegno profuso per la costruzione della chiesa con la piazza adiacente. Ultima nota per i parcheggi: oltre alle strisce blu, che hanno già ridato molta civiltà e ordine alla viabilità, la creazione dei due parcheggi nell’area mercatale e a Via Garibaldi, sono già un risultato eccezionale rispetto a quanto fatto finora. Se consideriamo poi che nell’anno partiranno i lavori di almeno altri due aree di soste in Via Romani e a Via Corelli (Poggio Verde), possiamo dirci avviati alla risoluzione definitiva del problema. Un’osservazione va fatta sulla spesa del personale: è fuori dubbio che le leggi succedutesi dal 2010 hanno limitato non poco la possibilità di gestire in maniera dinamica questo intervento, riducendo tra l’altro il turn over al 20% dei pensionamenti. La nostra politica sul personale ha prodotto questi risultati: tre vigili in mobilità, già in servizio da dicembre 2012, un concorso per due unità nell’ufficio tributi (a conferma dell’importanza che si è dato all’ufficio destinato alle entrate) avviato, una mobilità per il posto di funzionario in Ragioneria, un bando per un’unità all’ufficio Ced già in corso; tutti abbondantemente espletati per l’anno solare. E poi, due assunzioni di vigili per il 2014 e altre due previste per il 2015. In tutto, tra mille difficoltà, porteremo al Comune forze nuove per undici unità. Andando indietro nell’ultimo decennio, dal 2004 ad oggi, l’unico concorso espletato è stato quello per coprire la carica di Comandante dei Vigili, corredato da due mobilità e una stabilizzazione.

Nell’ambito delle spese personale, anche se impropriamente, aggiungerei la prossima apertura di un bando per effettuare tirocini in molti degli uffici comunali, la capacità di cogliere anche per quest’anno, come non era mai successo, di diversi posti di servizio civile, il bando in corso per ispettore ambientale, e l’importante numero di vigili a tempo determinato che si alternano sul territorio comunale. Contiamo di sfruttare qualsiasi spiraglio normativo ed economico per coinvolgere giovani e meno giovani nelle attività comunali, oltre che per formarli e farli vivere un’esperienza, anche, o forse soprattutto, per sopperire alla carenza di lavoro di cui la nostra società soffre. Credo fermamente che il welfare, in un periodo così buio, abbia anche questa missione da conseguire.

I tagli ci sono stati, come è ovvio che sia in fase di spending review acuta, direi forse anche eccessiva: e allora, si è agito sui fitti passivi, liberando la spesa corrente di circa 50.000€ per questo esercizio, e prevedendo una cifra almeno pari di risparmio per il prossimo biennio. Il nuovo contratto di luce Consip prevederà, ad esempio, un servizio migliore di efficientamento e manutenzione, oltre ad un periodo di accensione più ampio sia la mattina prima che si levi il sole, che all’imbrunire. Nessun taglio sulla scuola, a partire dalla manutenzione delle strutture, all’accompagnamento nei confronti di qualsiasi progetto scolastico o parascolastico le dirigenti presentino. E infine, continuerà la nostra attenzione verso le fasce sociali più deboli, a partire dalle famiglie indigenti, ai diversi abili, verso cui penso abbiamo già dimostrato un “attaccamento”, direi una simpatia particolare, che spero sia reciproca. Ringrazio per questo le associazioni attive nel sociale, che penso siano l’orgoglio di questa comunità, così come lo sono le operatrici e gli operatori che si prodigano per una causa così nobile. Anche per questo contiamo di migliorarci, prestando la nostra attenzione oltre che alle iniziative, alle strutture più idonee per ospitarle e al superamento delle barriere architettoniche su tutto il territorio.

E infine, non risparmieremo un euro sulla cura del territorio, sul verde, sull’abbellimento delle aiuole e sull’arredo urbano, perché crediamo che il benessere sociale passi anche attraverso l’armonia con il mondo che ci circonda; perché vogliamo che tutti i cittadini debbano sentirsi orgogliosi di essere anastasiani; e infine perché pensiamo che solo così possiamo attrarre clienti per le aziende locali e imprenditori che vogliono investire sul territorio, incrementando il valore della produzione interna e soprattutto la domanda di lavoro. Il tempo, sono sicuro, ci darà ragione”.