Dopo anni di lavoro silenzioso, un cammino disseminato di successi scientifici e di conferme pervenute dalla comunità di ricerca internazionale, il Comune di Pollena Trocchia e l’Apolline Project centrano un obiettivo importantissimo: gli scavi archeologici di Masseria De Carolis saranno accessibili al pubblico. Per l’amministrazione comunale diretta dal sindaco Francesco Pinto, già vincitore dell’Heritage Prize ad Oslo per l’impegno profuso nel riportare alla luce le rovine di un insediamento distrutto da un’eruzione pliniana in un’epoca posteriore la devastazione di Pompei ed Ercolano, si tratta di un passo in avanti di straordinaria portata che va in direzione dell’apertura regolare del sito al pubblico, principale obiettivo sia dell’amministrazione Pinto che dell’Apolline Project.

L’area sotto la quale è stata scoperta la villa romana con terme attualmente oggetto di scavi era stata trasformata negli anni in una discarica abusiva gestita dalla camorra: l’amministrazione comunale insediatasi nel 2008 ha fatto della bonifica di Masseria De Carolis uno dei suoi obiettivi principi al punto da ripulirla completamente dai rifiuti e consegnarla all’Apolline Project, l’associazione di archeologi che da alcuni anni organizza nel periodo estivo campagne di scavo che coinvolgono sia le università napoletane che quelle statunitensi e britanniche (nelle annuali campagne di scavo sono coinvolti, tra gli altri, il Dipartimento di Scienze della Terra della Federico II, l’Università Suor Orsola Benincasa, la Cambridge University, la Oxford University, la Harvard University e la Univesity of Reading).

Soddisfatto il sindaco Francesco Pinto che ha lavorato intensamente, e in prima persona, per ottenere l’apertura al pubblico del sito archeologico. “Si tratta di un momento importantissimo per la nostra comunità – dichiara il primo cittadino di Pollena Trocchia – Lo sforzo profuso in questi anni per la rivalutazione di Masseria De Carolis e per riportare alla luce le rovine di uno splendido complesso che testimonia il passato fulgido del nostro territorio era teso a rendere fruibile ai cittadini tutti il sito. Finalmente abbiamo un calendario con giornate in cui studenti, appassionati e cittadini comuni potranno visitare il sito archeologico di Pollena Trocchia e avere la possibilità di immergersi in quello che gli esperti italiani e internazionali definiscono un esempio brillante del passato dell’area che insiste nel cono d’ombra del Vesuvio”. Gioia per l’apertura al pubblico di Masseria De Carolis anche per il professor Antonio De Simone, l’archeologo che ha seguito le opere sin dal primo momento.

“Lo scavo è importante sia per i risultati che si stanno conseguendo qui a Pollena Trocchia sia per il fatto che la ricerca in questo territorio rappresenta un tassello importantissimo nella riscoperta delle caratteristiche archeologiche di tutta l’area a nord del Vesuvio”, commenta il professor De Simone.

Per poter visitare il sito archeologico basterà collegarsi all’indirizzo internet www.apollineproject.org/apertura.html: gli scavi saranno aperti a piccoli gruppi e alle scolaresche di mattina, dalle 10 alle 12, e di pomeriggio, dalle 16 alle 18, a partire da sabato 6 aprile, per tutti i sabato fino alla ripresa della campagna di scavi. Ad accompagnare i visitatori saranno gli archeologi di Apolline Project.