Si sono conclusi in serata gli scrutini nelle 29 sezioni anastasiane, ma già nel primo pomeriggio si vociferava un netto predominio della coalizione di Silvio Berlusconi rispetto a quella di Bersani. Al Senato, nel paese vesuviano, alla coalizione di Pier Luigi Bersani vanno 3.778 preferenze, il 29,35%: Centro Democratico 90 voti, Partito Democratico 2863, Partito Socialista Italiano 564 voti, Sinistra Ecologia e Libertà 261 voti. Mentre per Silvio Berlusconi, sono state raggiunte le 5.426 preferenze, il 42,15%: Popolo Della Libertà 3586 voti, La Destra 807 voti, Fratelli d’Italia 528 voti, Mir 244 voti.
Anche a Sant’Anastasia è sorprendente il “fattore” Grillo: al Senato, il Movimento 5 Stelle va oltre le 2.000 preferenze (16,93%), mentre alla Camera sfiora le 3.000 (18,80%). Non cambiano le cose per le maggiori coalizioni alla Camera: Berlusconi ottiene il 42,83 %, grazie ai 798 voti de La Destra, ai 4144 del Popolo Della Libertà ed ai 929 di Fratelli d’Italia. Il centrosinistra, invece, si stabilisce al 24,36%: 337 voti a Sinistra, Ecologia e Libertà e 3.224 al Partito Democratico.
Evidente, quindi, la netta superiorità della coalizione di centrodestra che alla Camera ha quasi il 20% in più rispetto al centrosinistra, mentra al Senato 13 punti di percentuale in più. Da Futuro e Libertà, fermo a 81 voti e dall’Udc, che tocca i 425 voti, ci si aspettava forse di più. Rivoluzione Civile di Ingroia, che comprendeva anche Rifondazione Comunista, così come a livello nazionale, anche a Sant’Anastasia delude e si ferma a 382 voti alla Camera e 257 al Senato. Stupisce, come già detto, l’affermazione delle forze di centrodestra, molte delle quali avevano nelle liste anche candidati anastasiani: Ciccarelli nel Pdl, Beneduce nei Mir, Fornaro e Gifuni ne La Destra e Tabellini in Fratelli d’Italia.